Contributo del prof. Ronconi: L'opportunità dei nuovi ministeri istituiti per un nuovo volto di Chiesa
La forma visibile della Chiesa avrà un inevitabile mutamento quando i ministeri istituiti diventeranno realtà quotidiana. Sulla questione, lo scenario dottrinale è ormai sufficientemente allestito, pur se permangono alcune questioni aperte. Senza rimuoverle, vorremmo qui puntare lo sguardo maggiormente sulle pratiche in cui si configurerà la vita degli uomini e delle donne che sono o diventeranno ministri istituiti. Alcuni esempi: sarà più auspicabile una differenziazione dei compiti dei ministri a partire dalle realtà esistenti e dalla loro pluralità, o invece un modello più universale di lettore/trice, accolito/a e catechista (scelta che condizionerà inevitabilmente la loro formazione e l’eventuale necessità di nuovi ministeri)? Sarà preferibile puntare alla stabilizzazione dei ministri in una comunità locale o presupporre una loro periodica mobilità e intercambiabilità in una giurisdizione più ampia, (scelta cui sarà evidentemente annessa anche la questione del loro sostentamento)?
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