Contributo del prof. Ronconi: L'opportunità dei nuovi ministeri istituiti per un nuovo volto di Chiesa
La forma visibile della Chiesa avrà un inevitabile
mutamento quando i ministeri istituiti diventeranno realtà quotidiana. Sulla
questione, lo scenario dottrinale è ormai sufficientemente allestito, pur se permangono
alcune questioni aperte. Senza rimuoverle, vorremmo qui puntare lo sguardo
maggiormente sulle pratiche in cui si configurerà la vita degli uomini e delle
donne che sono o diventeranno ministri istituiti. Alcuni esempi: sarà più
auspicabile una differenziazione dei compiti dei ministri a partire dalle
realtà esistenti e dalla loro pluralità, o invece un modello più universale di
lettore/trice, accolito/a e catechista (scelta che condizionerà inevitabilmente
la loro formazione e l’eventuale necessità di nuovi ministeri)? Sarà preferibile
puntare alla stabilizzazione dei ministri in una comunità locale o presupporre
una loro periodica mobilità e intercambiabilità in una giurisdizione più ampia,
(scelta cui sarà evidentemente annessa anche la questione del loro
sostentamento)? Meglio uno stile ministeriale sul modello del sacramento
dell’Ordine, o una propria forma da configurare a partire dalla vita battesimale?
E come evitare concorrenze o ambiguità?
"Dai loro frutti li riconoscerete" come un invito a proiettare e progettare, senza la pretesa di prevedere tutto, il cammino sinodale
RispondiEliminaSiamo all’inizio di un ripensamento non soltanto dei tre ministeri del lettorato, dell’accolitato e del catechista, ma dell’intero ambito dei ministeri laicali.
RispondiEliminaI ministeri sono un servizio alla realtà e dalla realtà dobbiamo partire
RispondiEliminaLa prassi o l'agire è parte integrante del discernimento
RispondiEliminaL’insistenza nella prassi del popolo di Dio ha piegato la gerarchia nel riconoscimento di questa realtà battesimale.
RispondiEliminaLe scelte concrete che faremo riguardo ai ministeri (veste liturgica, collocazione in chiesa, …) parleranno più dei documenti che produrremo
RispondiEliminaCi servono più ministeri, altrimenti li sovraesponiamo
RispondiEliminaNon coniviene valorizzare ogni gruppo parrocchiale che abbiamo, dandolo una structura di partecipazione e communione invence di creare altri ministeri?
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