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Contributo del Card. Zuppi: La ministerialità laicale nel cammino della Chiesa italiana

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  L’intervento mostra che, per la Chiesa italiana, il tema della ministerialità laicale o battesimale non è nuovo, ma rappresenta al contrario un “ritorno alle origini”, cioè al periodo del primo post-Concilio, nel quale la Chiesa italiana si impegnò in vario modo a promuovere i ministeri dei laici al servizio della comunità, sulla spinta del Vaticano II e del magistero di Paolo VI. Fondamentale è qui, soprattutto, il documento Cei del 1977 Evangelizzazione e ministeri . A seguire, l’intervento si concentra rispettivamente sul ministero del lettore, dell’accolito e del catechista, mostrando che la logica con la quale essi devono essere compresi, ricevuti ed esercitati non è né quella della visibilità liturgica né quella della elevazione sociale, bensì quella di una Chiesa tutta impegnata a vivere la Parola di Dio, a riconoscere nell’eucaristia il pane della fraternità, ad annunciare il Vangelo in una società profondamente mutata, in cui si pone la sfida di accogliere e integrare quan

Contributo di sr Elena Massimi: i "nuovi" riti per l'istituzione del lettore, dell'accolito e del catechista

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Link Video Gruppi di Studio Premessa: la liturgia non è mai “innocua” La liturgia (nel suo essere azione simbolico rituale) è espressione di una riflessione teologica, manifesta un’immagine di Chiesa, evidenzia una certa idea di uomo, mette in luce possibili “ambiguità” relative alla teologia, all’antropologia, alla prassi pastorale.   1. I Riti di istituzione dei Lettori, degli Accoliti, dei Catechisti: quali novità?   2. Le “ambiguità” manifestate dalla liturgia   Il rito dell’istituzione dei Lettori Esortazione Il rito dell’istituzione dei Catechisti Esortazione Figli carissimi, Dio nostro Padre ha rivelato il mistero della nostra salvezza e lo ha portato a compimento per mezzo del suo Figlio Gesù Cristo fatto uomo, il quale, dopo averci detto e dato tutto, ha trasmesso alla sua Chiesa il compito di annunziare il Vangelo a ogni creatura. E ora voi diventando lettori, cioè annunziatori della parola di Dio , siete chiama

Contributo del prof. Ronconi: L'opportunità dei nuovi ministeri istituiti per un nuovo volto di Chiesa

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La forma visibile della Chiesa avrà un inevitabile mutamento quando i ministeri istituiti diventeranno realtà quotidiana. Sulla questione, lo scenario dottrinale è ormai sufficientemente allestito, pur se permangono alcune questioni aperte. Senza rimuoverle, vorremmo qui puntare lo sguardo maggiormente sulle pratiche in cui si configurerà la vita degli uomini e delle donne che sono o diventeranno ministri istituiti. Alcuni esempi: sarà più auspicabile una differenziazione dei compiti dei ministri a partire dalle realtà esistenti e dalla loro pluralità, o invece un modello più universale di lettore/trice, accolito/a e catechista (scelta che condizionerà inevitabilmente la loro formazione e l’eventuale necessità di nuovi ministeri)? Sarà preferibile puntare alla stabilizzazione dei ministri in una comunità locale o presupporre una loro periodica mobilità e intercambiabilità in una giurisdizione più ampia, (scelta cui sarà evidentemente annessa anche la questione del loro sostentamento)?

Conclusioni e Prospettive del FORUM

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